Vediamo se avete qualche dubbio:
Dubbio 1
Domanda: Sono in una relazione lesbica e stiamo pensando di utilizzare l’ovocita del mio partner, ma vorrei poi portare io in grembo il bambino. La nuova legge (NdT, britannica) si applica anche a noi?
Risposta: Chi dà alla luce un bambino, sarà legalmente la madre del bambino sia che le uova siano tue o del tuo partner. Al fine di fornire gli ovociti per il trattamento, il tuo partner dovrà registrarsi come donatore e compilare un modulo per il consenso dei donatori. Se siete in un’unione civile, il tuo partner sarà automaticamente il secondo genitore, a meno che non si prevede esplicitamente che lei non dia il proprio consenso al trattamento. Vi è una sezione specifica sul modulo di consenso che pone questa domanda. Se non siete in un’unione civile, è possibile che il tuo partner sia il secondo genitore legale se manifesta il consenso.
Dubbio 2
Domanda: Sono un maschio in una relazione stesso-sesso (in un’unione civile o meno). Che conseguenze avrà per noi la nuova legge?
Risposta: Il cambiamento normativo sulla genitorialità si applica solo quando una persona è la madre. Comunque, da aprile 2010, sarà possibile per le coppie di sesso maschile chiedere al tribunale un Ordine genitoriale che, se concesso, consentirà che una nascita sia registrata con entrambi gli uomini registrati come genitori.
Non sono impazzito. Ho solo seguito, a partire dal Corriere, il filo delle parole chiave da “Another blow to fatherhood: IVF mothers can name ANYONE as ‘father’ on birth certificate” a “Parenthood – introduction to the new law“. Per tanti saranno cose note; io resto proprio di sasso.
Entro breve, dunque, sparirà il Padre che sarà tranquillamente sostituibile con il secondo genitore. Poi, sparirà, nel 2010, anche la Madre che, con qualche controllo in più, sarà sostituibile, immagino, dal primo genitore. Almeno in Inghilterra.
A me questo fa ancora più impressione del colore degli occhi dei figli. Qui, in nome di non si sa bene quale diritto, si nega non solo il diritto di un bambino ad avere un padre o una madre, ma si falsifica la realtà inserendo nel certificato di nascita (al contrario delle adozioni) quella che a me sembra la falsità che più conviene.
Come al solito, con le lobby forti e determinate, è facile far perdere i più deboli, che in questo caso sono i bambini, cui si nega persino il legame con la realtà biologica.
Tanto per essere chiaro sono molto favorevole alle adozioni. Penso anzi che all’interno dell’adozione si realizzi un autentico e completo legame tra Padre adottivo e Figlio, tra Madre adottiva e Figlio, anche se credo che sia giusto, al momento opportuno, che la realtà sia spiegata perché il figlio trovi una sua realtà storica. Faccio fatica a giudicare le adozioni da parte di single o coppie omosessuali, anche se accetto l’argomento per cui, a volte, sono eventualmente il male minore.
In questo caso, non si nega solo la sacralità dei ruoli di Padre e Madre, i loro profondi ruoli psichici, ma perfino il dato più evidente e naturale, anche dove la tecnica non è riuscito a superarlo. Non mi ero peraltro accorto, nella mia chiusura mentale, che, ancor più dell’etica religiosa, negli ultimi anni è stata la psicologia di matrice freudiana e junghiana ad uscire sconfitta, in quanto potenzialmente capace di delineare una realtà dell’essere umano, una realtà profonda e permanente. Il Padre e la Madre non sono profondamente incisi nella nostra psiche, ma risultano sostituibili con il primo e secondo genitore se così piace.
Qui, dicevo, anche la natura ne esce con le ossa rotte. Di conseguenza, non mi stupirò se la scienza – come è capitato – se finisce per dire cose sgradite, finisca anch’essa archiviata con tutto il resto. Meglio sarà allora la pseudoscienza che dice sempre cose gradite, e che adesso è l’insulto lanciato a chi critica scientificamente le istanze lobbyistiche.
Ma a me cosa me ne importa? Non è che questa follia finirà da sola, quando mostrerà i suoi probabilmente tristi esiti?
No. Non credo proprio. In primo luogo perché penso che questa follia trascini con sé la nostra civiltà. Anche se queste esperienze restano minoritarie, la fine del Padre, della Madre e del Figlio avrà conseguenze impressionanti sulla nostra società (non mi illudo infatti che il crollo del Padre e della Madre non porti anche al crollo del Figlio). Forse la nostra civiltà crollerà e, se permettete, non è piacevole essere dentro o avere familiari in una civiltà che crolla.
In secondo luogo, qui si gioca con esseri umani. Forse meritano meno compassione dei bambini che soffrono malattie e morte in tanti paesi del mondo. Ma ho visto con i miei occhi i danni di un Padre negato, o di una Madre assente, e mi sembra che la situazione fosse comunque molto migliore di quella di Padre e Madre cancellati.
In terzo luogo, perché, come dicevo qualche post fa, ormai sospetto, per esempio dal trattamento riservato a Povia o alle suore che curavano Eluana (se era solo esasperazione lo vedremo), che non ci sarà tolleranza per la famiglia tradizionale. Forse, mi capita, esagero. Ma se un domani uno di questi figli di due padri o di due madri racconterà la sua sofferenza, non avrà un’accoglienza molto peggiore di Povia oggi? Sarà possibile piangere – se sarà necessario – su queste storie, trovarsi per proporre qualcosa di diverso?
Ho seri dubbi.