Arkeon era lo spazio per fare il punto: padri, madri e figli

Al bordo del precipizio per scoprirsi
Negli anni mi sono reso conto che una delle sfide dell’essere adulti è agire in base alla consapevolezza, pur in assenza di stimoli. Il proprio patrimonio finanziario può crollare e richiedere urgente attenzione anche se è una bellissima giornata di sole, se mi sento benissimo, e se ho il portafoglio pieno di soldi.

Credo che siamo programmati per rispondere allo stimolo, ai segnali. Quando questi non sono evidenti, dobbiamo metterci disciplina e volontà per rispondere a qualcosa che sta accadendo, che sappiamo razionalmente che accade , ma che non ci invia uno stimolo emozionale che superi, tra l’altro, la ormai quotidiana soglia di disattenzione da stress.

Mi sto rendendo conto che un ambito di questo tipo sono i bambini che crescono. Me ne accorgo dal figlio della pasticcera di dove vivo, che un attimo fa era un bambino e adesso fa l’apprendista barbiere, o parrucchiere da uomo che si voglia dire. C’è stata sicuramente una maturazione di progetti, di identità, che ha forse dato segnali, ma probabilmente segnali tenui che possono non essere stati recepiti. In questo caso l’evoluzione non è stata negativa, ma la rapidità della transizione, così scollegata da quanto avevo percepito, mi ha stupito.

I bambini mi sembrano come germogli, piantine, per certi versi simili tra loro, con tutta l’innocenza e la possibilità; un momento dopo, con quel passaggio da baco a farfalla che chiamiamo adolescenza, hanno già un’identità, un progetto lavorativo, e il lavoro, buono e cattivo, di genitori e delle altre figure importanti si palesa. C’è già una forma. A volte, ci si domanda quanto non detto si poteva evitare, quanta comunicazione in più, senza violare le rispettive libertà, ci poteva essere.

Arkeon era anche questo – per figli ormai grandi – la possibilità di fermarsi ad ascoltare quanto c’era, e c’è, da dire, e dirlo. Un cerchio in cui c’era il modo di cogliere i propri ed altrui segnali più fini, un cerchio in cui la consapevolezza di quanto accadeva poteva trovare conferma, o smentita, nell’ascolto sincero dell’altro, e ridivenire consapevolezza emotiva.

Ma cosa c’entra questo con la vicenda mediatico-giudiziaria? Niente, ma mi domando quanto spazio resta al professionismo delle relazioni familiari se padri e figli si parlano e si incontrano, se lo stesso accade a madri e figlie, ai mariti e alle mogli. Per le professionalità c’è sempre spazio, ovviamente. Per il professionismo, molto meno.

Ma come distinguere gli uni dagli altri? Il professionismo vuole controllare e gestire – non registrare – ogni esperienza familiare, chiama plagio le esperienze che non trova nei suoi manuali ed abusi (che nemmeno approfondisce e capisce) tutto ciò che è diverso da sè e dal proprio ristretto orticello.

11 commenti

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11 risposte a “Arkeon era lo spazio per fare il punto: padri, madri e figli

  1. Caro S&P, il tuo post mi ha stimolato molte riflessioni, soprattuttto negli ultimi due paragrafi dove parli del professionismo delle relazioni familiari. Era così importante, per me, che gli ho dedicato un post apposito sul mio blog, a tema “la croce”. Grazie per lo spessore che offri e condividi con noi tutti.

  2. @ Klee: grazie a te, prima di tutto. Ho visto il tuo nuovo post e lo voglio leggere con calma. Credo che offrire le proprie riflessioni sia utile a tutti, certamente a me, per capire ed approfondire.
    ciao
    S&P

  3. Ciao S&D,
    Ti auguro una S. Pasqua a te e ai tuoi cari.
    un abbraccio
    terry

  4. Il post è molto bello ed è un po’ che gironzolo rileggendolo per scrivere qualcosa in proposito.
    Intanto però ti scrivo per farti i miei più cari auguri di una felice Pasqua.
    A presto.
    Fioridiarancio

  5. Auguro a te e latua Famiglia, una Felice Pasqua.
    Fabia

  6. Mi associo agli auguri di buona Pasqua anche se in ritardo ma mi dicono che la festa è così importante che viene considerata Pasqua tutta la settimana fino appunto all’ottava! perciò a tutti il mio augurio di risorgere con Gesù Cristo a vita nuova!

  7. Pingback: Non è qui, è risorto! « Imparando ad Essere Liberi

  8. @ Breg: grazie della visita e degli auguri, che ricambio di cuore. Mi hai anche dato il coraggio di un post pasquale, anche se in ritardo.
    Ciao
    S&P

  9. @ Fabia: anche a te e alla tua, anche se in ritardo.
    Ciao
    S%P

  10. @ Fioridiarancio: grazie degli auguri, che ricambio di tutto cuore.
    Ciao
    S&P

  11. Ciao Terry,
    anche a te e ai tuoi cari Buona Pasqua. Anche se in ritardo.
    Ciao
    S&P

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