Arkeon, distruggere chi non si allinea alla versione mediatica

Ho letto i bei post di Fioridiarancio e sto pian piano leggendo i contributi sugli altri blog (Klee, Riflessioni su Arkeon, ecc.).

Le ultime puntate della vicenda di Arkeon sono state sconvolgenti per la mancanza di un qualsiasi scrupolo da parte di chi le ha promosse e di chi le ha eseguite. Ma non sono sorprendenti.

Ormai da tempo ho compreso che, in pratica, il giornalismo in Italia non esiste. Non c’è una ricerca di obiettività, non c’è un minimo standard professionale ed etico, per esempio quello di sentire l’altra parte coinvolta. Il circo mediatico, gestito da “giornalisti” di carta stampata o televisione, amplifica solo quello che portatori di interesse ben introdotti gli servono bello che pronto, meglio se demagogicamente vendibile (e paghiamo le tasse per sostenere RAI e carta stampata?).

Non è sorprendente che si vada a colpire, con l’intento di annichilire, un sacerdote che giustamente Fioridiarancio definisce straordinario. Non sorprende che si mandino in chiaro i volti dei bambini in violazione di ogni etica e morale (e norma vigente). Non sorprende che si usino materiali che non dovrebbero poter essere diffusi. Non sorprende perché noi di Arkeon, noi che sappiamo la verità, non quella trascendentaale ma quella fattuale dei seminari, e non la rinneghiamo, siamo delle non-persone. Come in tutti i peggiori regimi, il nemico pubblico non ha umanità, né diritto, tantomeno di parola.

Non sorprende che si vadano a raccontare in televisione fatti che mi risultano totalmente inventati. Quando si inizia a non dire la verità e si vedono solo premi per questo (addirittura candidature politiche a quanto leggo), è chiaro che ci si cala sempre più nel ruolo della “vittima” o del “supertestimone”. Ci si gonfia. Tutto si può. E viene anche voglia di schiacciare chi in passato ci ha detto cose sgradite. Ora posso. L’ego, senza limiti, premiato proprio mentre tradisce le regole più sacre ed antiche, tra cui quella di dire la verità su questioni così importanti, odia sempre più di tutto quello che era limite al proprio narcisismo.

Non sorprende che si tradisca la fiducia e sincerità dei cerchi. Anzi, è solo l’inizio, se solo ne avranno la possibilità. Ci sono in gioco soldi, potere, carriere, riconoscimenti, e persone che, per questo, sembrano disposte a tutto.

Non mi stupisce che, guardandosi allo specchio, vogliano distruggere ogni traccia dell’innocenza cui hanno così drammaticamente rinunciato.

E lo fanno cercando di togliere per sempre la fiducia delle persone a poter raccontare di sè ai propri fratelli.

5 commenti

Archiviato in Arkeon, Lorita Tinelli

5 risposte a “Arkeon, distruggere chi non si allinea alla versione mediatica

  1. Laura

    Abbiamo imparato anche che esiste una nuova forma di iniziazione, quella televisiva a volto coperto. A ciascuno i suoi propri maestri e i suoi propri riti.

  2. Come ieri spiegavo a mia madre, che in questi giorni è in visita a casa nostra e la quale prende per vera ogni “verità” della televisione, potrei benissimo anch’io prendere uno dei filmini che, da bambini, mio padre girava in occasioni quali ad esempio il Natale, estrapolare una frase pronunciata da mio padre, mia madre, mia zia, mio nonno e così via, farla girare in televisione e far passare qualche parente per quello che non è. Che ci vuole?
    Ed è esattamente quello che è stato fatto in questi anni e in modo spregevolissimo l’altro giorno dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”. Come osservava Pietro nel suo blog ci si è limitati a passare alcuni frammenti di immagini che, a chi è totalmente estraneo ad Arkeon, possono apparire crude; ma non è stato spiegato che quelle stesse persone poco dopo erano tranquillamente sedute in un bar a ridere e scherzare.

  3. Condivido parola per parola, caro S&P. E bentornato tra i blogger 😉
    Ciao e a presto.
    Fioridiarancio

  4. Ciao S&P,
    ormai le notizie viaggiano sull’opportunità.
    E’ opportuna scrivere questo per…,è opportuno scrivere quello per…, e di verità e autenticità solo una sbiadita ombra.
    Un abbraccio
    Terry

  5. @ Terry: grazie di essere passata di qui! E’vero quello che dici: il problema è che i più non se ne rendono conto.
    Ciao
    S&P

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